Educare alla ricerca
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Giovanni Maria Bertin precursore del pensiero della complessità
La straordinaria ricchezza della riflessione di Giovanni Maria Bertin che ritroviamo nella presente raccolta antologica intende ripercorrere il suo cammino intellettuale dagli scritti giovanili sino a quelli della maturità. Ne emerge un profilo complesso ed articolato, nel quale la matrice essenzialmente banfiana del suo pensiero si apre a un insieme di sollecitazioni teoretiche, che l’arricchiscono senza snaturarla. È interessante, quasi emozionante oggi, cogliere l’impegno serrato e continuo con cui il primo Bertin si dedicava all’esercizio antidogmatico, in un Paese dominato dall’Idealismo crociano e gentiliano e dalla pretesa di risolvere in astratto le contraddizioni dell’esperienza educativa. Nondimeno appassionante, la forza demonica del suo pensiero più recente: gli studi dell’ultimo periodo risultano ancora attuali, talvolta, profeticamente attuali, nella loro perdurante tensione verso le dimensioni dell’utopia e dell’inattualità. Scorrendo le sue pagine, ci si rende conto che, quella che costituiva inizialmente una scuola e una prospettiva di pensiero particolare, è divenuta col tempo un leit motiv della nostra epoca, che contribuisce a definirne lo Zeitgeist e che può, legittimamente, considerarsi patrimonio di tutta la comunità pedagogica.
Recensioni
Giovanni Maria Bertin
> haut de page(Mirano 1912 - Bologna 2002) fu allievo di Antonio Banfi, dalla cui prospettiva filosofica ha sviluppato il problematicismo critico in campo pedagogico. Tra i suoi numerosi scritti si ricordano Educazione alla ragione (1968); La morte di Dio. Ipotesi teologica e utopia nietzschiana (1973); Nietzsche. L’inattuale, idea pedagogica (1977); Disordine esistenziale e istanza della ragione (1981).
Caratteristiche
Année: 2020Pages: 336
ISBN: 978-88-382-4806-1
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