Un Drammaturgo-Papa
Un Drammaturgo-Papa
Sul teatro di Karol Wojtyla
Prima di abbracciare, riconoscendo la propria vocazione più autentica (già da tempo, peraltro, intravista dal suo grande protettore, il principe-arcivescovo di Cracovia, Sapieha), la carriera che lo avrebbe portato sul trono di Pietro e fatto diventare il vicario di Gesù Cristo, l’uomo che sulla Terra rappresenta il Figlio di Dio, che ‘fa le veci’ della seconda persona del Dio trinitario, Wojtyla è stato un fecondo drammaturgo.
L’importanza del fatto non sta tanto nella circostanza che, nell’intera storia dei papi, soltanto uno prima di lui (e ben cinquecento anni prima) ha scritto per il teatro, ma nella “coincidenza dei fini” del Wojtyla autore e del Wojtyla sacerdote, cardinale e poi papa. Sarebbe cambiato soltanto lo strumento per compiere quella che, fin da giovane, Wojtyla ha sentito essere la propria ineluttabile missione.
La sua produzione letteraria è importante, quindi, oltre che in sé – si tratta di opere di grande intensità poetica e di notevole forza drammatica – anche perché consente di cogliere le ragioni profonde e i sentimenti che ispirarono l’azione di questo personaggio dal quale la storia contemporanea è stata fortemente segnata.
Introduzione di Krzysztof Zanussi
Recensioni
Rocco Familiari
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scrittore e drammaturgo, ha occupato diversi ruoli di manager pubblico dal 1961 al 2003 come dirigente generale dell’INPS, presidente dell’IPSEMA, presidente dell’INPDAP. Ha ricoperto numerosi incarichi anche in campo culturale come direttore artistico del Teatro Struttura di Messina, fondatore e direttore artistico del Festival Internazionale del Teatro di Taormina.
Caratteristiche
Anno: 2024Numero pagine: 144
ISBN: 978-88-382-5403-1
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