Natura e spirito
Natura e spirito
Il corso universitario del 1927 su Natura e Spirito rappresenta uno dei principali snodi del pensiero di Husserl, e costituisce una cerniera fra l’elaborazione della fenomenologia trascendentale e le riflessioni dell’ultima fase, centrate sull’esperienza del mondo-della-vita e condensate nella Crisi delle scienze europee. In queste lezioni viene svolta una fondazione fenomenologica delle scienze, ricondotte al mondo dell’esperienza prescientifica, a quell’ambito che se per un verso è un campo di ingenuità naturale che va fenomenologicamente superato, per un altro verso è anche il terreno solido a cui vanno riportate le operazioni delle scienze stesse. La sconfitta del naturalismo può dunque avvenire solo con un duplice movimento di pensiero, i cui poli sono congiunti dall’attivazione dell’atteggiamento fenomenologico: da un lato il superamento dell’ingenuità extra-scientifica e dall’altro lo svelamento dell’inganno scientista e positivista grazie all’affermazione dell’esperienza precategoriale, entrambi possibili solo per mezzo della riduzione fenomenologico-trascendentale.
Così la filosofia diventa scienza rigorosa. Il volume include anche due brevi appendici di Eugen Fink e Johannes Pfeiffer (che presero parte come uditori al corso di lezioni del 1927) e, come postfazione, un saggio di Renato Cristin, che fondandosi sul pensiero fenomenologico husserliano evidenzia i limiti e gli abusi della scienza.
a cura di Renato Cristin
Edmund Husserl
> torna su(1859-1938) è uno dei maggiori filosofi del Novecento. È il fondatore della scuola fenomenologica, che è stata e continua ad essere un punto di riferimento per numerose generazioni di filosofi in tutto il mondo. Tra le sue opere: Ricerche logiche (1901); La filosofia come scienza rigorosa (1911); Idee (1913); Meditazioni cartesiane (1931); La crisi delle scienze europee (1936); Esperienza e giudizio (1939).
Caratteristiche
Anno: 2022Numero pagine: 240
ISBN: 978-88-382-5234-1
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