Sull'appercezione immediata

a cura di Stefano Cazzanelli e Marco Piazza

Il saggio si colloca nella prima fase della ricezione francese di Kant ed è rappresentativo di una filosofia del senso intimo dichiaratamente antimaterialistica, ma nondimeno attenta agli sviluppi della fisiologia e della psicologia delle sensazioni.

Il dialogo con la posizione kantiana ne fa una di quelle opere che più di altre hanno suscitato l’interesse del neokantismo primonovecentesco, anche in Italia.

Maine De Biran

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(1766-1824), chiamato in Francia “Il nostro Kant”, è considerato il principale iniziatore dello spiritualismo francese. Cresciuto nel dialogo con il materialismo degli idéologues, Maine de Biran sviluppa una teoria della coscienza fondata sul volontarismo dello sforzo (effort), ma nel contempo inscritta entro i confini della psicologia sperimentale, evitando così di consegnare integralmente il proprio pensiero al misticismo e al trascendentalismo.